Riferimenti ufficiali:
Circolare Agenzia delle Entrate N.14/E del 17/06/2019
Nota Bene La data di emissione della fattura elettronica è quella riportata nel campo Data del documento. I documenti elettronici vengono veicolati attraverso lo SDI che ne attesta inequivocabilmente la data (e l’orario) di avvenuta trasmissione. La data riportata nel campo Data del documento è sempre e comunque la data di effettuazione dell'operazione. Anche se l’operatore decidesse di emettere la fattura elettronica via SDI non entro le ore 24 del giorno dell’operazione bensì in uno dei successivi 12 giorni previsti la data del documento dovrà sempre essere valorizzata con la data dell’operazione e i 12 giorni citati potranno essere sfruttati per la trasmissione del file della fattura elettronica al Sistema di Interscambio. Per ottenere chiarimenti o in caso di incertezze fiscali, è consigliabile contattare direttamente il proprio commercialista, in quanto è la figura professionale abilitata a fornire consulenza su questi temi. |
Ti consigliamo di inviare il documento il prima possibile e non attendere l'ultimo giorno utile per eseguire l'invio. Questo per evitare ritardi per problemi tecnici / di connessione o nei periodi dove c'è un maggior flusso di emissione verso lo SDI. |
A partire dal 01/07/2019, la fattura immediata a fronte di una cessione di beni, prestazione di servizi potrà essere:
- emessa il medesimo giorno (ossia generata e inviata allo SDI), così che la data dell'operazione e data di emissione coincidano;
- generata il giorno dell'operazione e trasmessa allo SDI entro i 12 giorni successivi, valorizzando la data della fattura sempre con la data dell'operazione;
- generata e inviata allo SDI in uno qualsiasi dei giorni intercorrenti tra l'operazione e il termine ultimo di emissioni (12 giorni) valorizzando la data della fattura sempre con la data dell'operazione.
Esempio A fronte di una cessione effettuata in data 28 febbraio, seguendo le indicazioni riportate sopra, in tutti e tre i casi, la fattura deve riportare la data del 28 febbraio, che rappresenta la data dell'operazione. |
Per le fatture differite, in presenza di più consegne nell’arco del mese, si può scegliere tra le seguenti alternative:
La data fattura corrisponde alla data di almeno una delle operazioni effettuate nel corso del mese (data di un DDT); "preferibilmente la data dell’ultima operazione" come indicato nella circolare 14/E/2019; l'invio è da effettuarsi entro il 15 del mese successivo.
Esempio DDT con data 10.02.2025 e 21.02.2025 Fattura con data 10.02.2025 oppure 21.02.2025 Nota Bene L'indicazione della data dell'ultima operazione può creare delle criticità ai fini del rispetto della progressività del numero di emissione. Se lo stesso soggetto dell’esempio ha anche emesso altri DDT per altri clienti nel corso del mese di gennaio, per la cronologia delle fatture dovrebbe rispettare la numerazione in funzione della data dell’ultima operazione effettuata, iniziando da quella emessa nei confronti del cliente che riporta una data di consegna più remota. |
Sconsigliamo questo metodo in quanto rende, di fatto, impossibile mantenere una coerente progressione data/numero fattura. Nel caso in cui devi creare fatture che non seguono una coerente numerazione tra data e numero fattura è necessario creare tali documenti con l'utilizzo di sezionali. |
La data della fattura è diversa da quella in cui è avvenuta l’ultima consegna (ad esempio indicando l’ultimo giorno del mese) a condizione che il file sia generato ed inviato nello stesso giorno (con tolleranza di qualche giorno come detto in precedenza). La fattura elettronica deve essere inviata allo SDI entro i termini di liquidazione IVA con data fattura coincidente a quella dell’invio.
Esempio 1 DDT datati 10.02.2025 e 21.02.2025 Fattura con data 28.02.2025 Fattura inviata il 28.02.2025
Nota Bene Questa modalità consente una più agevole fatturazione a fine mese oppure a inizio mese (per DDT del mese precedente) senza incorrere in problemi di progressione data/numero fattura. |
In caso di fatture inviate ed in seguito scartate il tempo per il re-invio è di cinque giorni. È necessario dunque procedere entro tale termine alla modifica del documento ed al suo nuovo invio.
Non è possibile numerare o datare diversamente la fatture scartata. La fattura scartata va corretta e reinviata con lo stesso numero e la stessa data. |
In caso di fatture inviate ed in seguito rifiutate dalla Pubblica Amministrazione, si fa riferimento al DM 24 agosto 2020, n. 132 (pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 262 del 22 ottobre 2020).
La fattura che supera i controlli del Sistema di Interscambio, anche se rifiutata dall'Ente destinatario (per i motivi tassativamente previsti), si considera validamente emessa.
Come capisco il motivo dello scarto della fattura?
Se il documento inviato è stato scartato, accedi all'anteprima del documento. Per visualizzare la motivazione e quindi il motivo dello scarto, clicca sulla bustina accanto alla dicitura dello Stato.
Per maggiori dettagli sulla richiesta, segui la procedura illustrata nella seguente guida Stato fattura elettronica: Scartata.